I metalli negli alimenti

By : | Commenti disabilitati su I metalli negli alimenti | On : Luglio 25, 2012 | Category : Informazione

Andando in giro su internet, mi sono imbattuta in un articolo dell’European Food Safety Authority (link), sulla sicurezza sugli alimenti, in modo particolare sull’alluminio.

L’alluminio è un colorante metallico, in polvere, di colore grigio-argento, presente in natura sottoforma di bauxite.
Ci sono tesi antitetiche sugli effetti collaterali dell’alluminio ingerito come additivo. A scopo cautelativo, è stato proibito in Australia.

Dall’articolo dell’ EFSA, risulta che  l’alluminio contenuto negli alimenti è dovuto alla sua presenza in natura, all’uso di additivi alimentari che lo contengono e alla presenza di alluminio nei materiali a contatto con gli alimenti, come vasi, padelle e pellicole di alluminio. Gli alimenti che maggiormente contribuiscono all’assunzione alimentare di alluminio sono i cereali e i prodotti a base di cereali (come pane, dolci, biscotti e pasticceria), verdure (come funghi, spinaci, rafano e lattuga), bevande (come tè e cacao) e alcuni alimenti per lattanti, come il latte in polvere che può arrivare a contenere quantità di metallo anche quattro volte superiore alla soglia fissata. L’acqua potabile rappresenta una fonte di esposizione secondaria. Un’ulteriore esposizione può derivare da medicinali e prodotti di consumo che contengono composti dell’alluminio.

L’alluminio ha mostrato effetti neurotossici nei pazienti dializzati e per questo cronicamente esposti ad elevate concentrazioni di alluminio. È stato inoltre suggerito che l’alluminio sarebbe associato al morbo di Alzheimer e ad altre malattie neurodegenerative dell’uomo; tuttavia, in base ai dati scientifici a disposizione, il gruppo di esperti scientifici non ha ritenuto che l’esposizione all’alluminio tramite gli alimenti costituisca un rischio per l’insorgenza del morbo di Alzheimer.

L’alluminio è dannoso a tutte le forme di vita. Danneggia tutti i tipi di tessuto.

L’alluminio è un veleno protoplasmatico e una neurotossina perniciosa e persistente. Nessun sistema vivente utilizza l’alluminio per i processi biochimici. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. È in condizioni normali molto meno tossico del mercurio, arsenico, piombo o cadmio, ma è molto più comune nel nostro ambiente, e sembra anche essere più persistente rispetto alla maggior parte degli altri veleni metallici.

Il sintomo principale di avvelenamento da alluminio, è la perdita della funzione intellettuale, smemoratezza, mancanza di concentrazione, e in casi estremi, la demenza conclamata. È anche noto per provocare rammollimento osseo e perdita di massa ossea, danneggiamento del rene e altri danni ai tessuti molli, in dosi elevate può causare arresto cardiaco.

Molti che hanno assunto una dieta a basso contenuto di alluminio hanno segnalato una riduzione della irritabilità e di mal di testa e significativi miglioramenti nella memoria e capacità di concentrazione

L’ebollizione dell’acqua in pentole di alluminio produce tossine idro-ossidi, la pancetta fritta nella padella rilascia nitrati e la carne bollita cloruri.

Additivi da evitare

Questi sono solo alcuni degli additivi usati nei prodotti alimentari. Da evitare:

E173, E520, E521, E523 E541, E544, E545, E546, E554, E555 E556, E559. Contengono tutti alluminio.

Il contenuto totale di alluminio nel corpo di un individuo adulto varia da 0 a 150 milligrammi. La quantità media ingerita giornalmente va dai 10 ai 100 milligrammi. Di questa quantità il corpo riesce facilmente a eliminare una percentuale che va dal 74 al 96%. Quantità medie contenute negli alimenti non interferiscono con l’assorbimento e l’utilizzazione del calcio, del fosforo, dello zinco, del rame, del selenio, del ferro e del magnesio.

Quantità eccessive di alluminio possono dare sintomi da avvelenamento come stitichezza, coliche, perdita dell’appetito, nausea, disturbi dermatologici, spasmi muscolari agli arti inferiori, sudorazione eccessiva, e perdita di energia.

I pazienti con sintomi di avvelenamento da alluminio dovrebbero abbandonare l’uso di utensili da cucina realizzati in questo materiale. I dottori consigliano spesso di non bere l’acqua del rubinetto. Il rischio di intossicazione può essere ridotto se i livelli di calcio nel sangue sono buoni.

Dal blog di Beppe Grillo si legge quanto segue:

E’ in arrivo l’uomo bionico. I metalli che ingeriamo ci stanno trasformando in ferramenta ambulanti.

L’elenco che segue riporta alcuni metalli contenuti in prodotti che mangiamo tutti i giorni, metalli come Titanio, Cobalto, Argento.

Basta saperlo. Come per le sigarette è sufficiente aggiungere un’etichetta con su scritto: “Attenzione, vetro all’interno”, oppure “Piombo, Bismuto e Solfato di Bario possono produrre effetti collaterali”.

L’elenco:

Pandoro Motta: Alluminio, Argento

Salatini Tiny Rold Gold (USA): Ferro, Cromo, Nichel (cioè acciaio), Alluminio

Biscotti Offelle Bistefani: Osmio, Ferro, Zinco, Zirconio, Silicio-Titanio

Biscotti Galletti Barilla: Titanio, Ferro, Tungsteno

Macine Barilla: Titanio

Granetti Barilla: Ferro, Cromo

Nastrine Barilla: Ferro

Plum cake allo yogurt Giorietto Biscotti: Ferro. Cromo

Ringo Pavesi: Ferro, Cromo, Silicio, Alluminio, Titanio

Pane carasau (I Granai di Qui Sardegna): Ferro, Cromo

Pane ciabatta Esselunga: Piombo, Bismuto, Alluminio

Pane morbido a fette Barilla: Piombo, Bismuto, Alluminio

Paneangeli Cameo: Alluminio, Silicio

Pane Panem: Ferro, Nichel, Cobalto, Alluminio, Piombo, Bismuto, Manganese

Cornetto Sanson (cialda): Ferro, Cromo e Nichel (cioè acciaio)

Biscotto Marachella Sanson: Silicio, Ferro

Omogeneizzato Manzo Plasmon: Silicio, Alluminio

Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: Ferro, Solfato di Bario, Stronzio, Ferro-Cromo, Titanio

Cacao in polvere Lindt: Ferro, Cromo, Nichel

Tortellini Fini: Ferro, Cromo

Hamburger McDonald’s: Argento

Mozzarella Granarolo: Ferro, Cromo, Nichel

Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: Silicio (cioè vetro)

Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: Ferro, Titanio

Integratore Formula 2 Herbalife: Ferro, Cromo

I metalli elencati sono tutti sotto forma di particelle nano e micro-metriche (nano = dal miliardesimo al decimilionesimo di metro, micro = dal milionesimo al centomillesimo di metro).

Nessuno degli inquinanti particolati di cui sopra è biodegradabile e, dunque, resta dov’è per sempre.

Evitare di assumere Alluminio
Il primo passo per liberare il nostro corpo da questo veleno è evitare l’assunzione di alluminio, per quanto possibile, quello successivo consiste nel fornire al vostro corpo dei supporti nutritivi per dare ad esso la forza necessaria per disintossicarsi da questo metallo. Esistono vari supplementi che possono aiutarvi in questo processo.

– Sostituire le pentole in alluminio.

– Evitare di usare Caffettiere in alluminio che possono essere lentamente corrosi, favorendo la dissoluzione di alluminio negli alimenti

– Non cucinare con foglio di alluminio, e ridurne al minimo l’uso per la conservazione degli alimenti. Non usarlo mai per avvolgere cibi acidi (arance, limoni, pomodori, ecc) o cibi cotti ancora caldi.

– Evitare di bere bibite in lattina.

– Usate cestelli per cottura al vapore in bamboo invece che di metallo.

– Controllate le etichette di tutti i prodotti alimentari, medicinali ed igienici che acquisti, evitando quelli che contengono alluminio.

– Ridurre al minimo il consumo di formaggio, in particolare dei formaggi fusi.

– Ridurre al minimo l’assunzione di eventuali prodotti da forno che non sono fatti in casa senza additivi alluminio.

– Alcuni Lieviti Artificiali e Cosmetici contengono alluminio.

 

Bibliografia

http://www.ecplanet.com/node/3036

http://www.beppegrillo.it/2005/12/ferramenta_ambu.html

http://www.disinformazione.it/alluminio2.htm

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