La fluoroprofilassi

By : | Commenti disabilitati su La fluoroprofilassi | On : Giugno 7, 2012 | Category : Alimentazione infantile

Qualche mese fa, alla solita visita di controllo di mio figlio, il pediatra mi dice di iniziare con la fluoroprofilassi, io contrarissima ho spiegato al pediatra le mie ragioni ed, ovviamente, lui non ha avuto obiezioni!!!

E’ ormai parere diffuso, che la somministrazione di fluoro ai bambini rinforzi lo smalto dei denti e sia associata ad una riduzione della carie. Ovviamente accompagnata da una corretta igiene dentale.

In Italia, è consigliata una supplementazione orale di fluoruro di sodio sotto forma di compresse o gocce. Il dosaggio è il seguente: dalle 2 settimane ai 2 anni: 0,25 mg/al dì; dai 2 ai 4 anni: 0,50 mg/al dì; dai 4 ai 12 anni: 1 mg/al dì.

Molte indicazioni suggeriscono di iniziare l’integrazione con fluoro già prima della nascita, facendolo assumere dalla mamma durante la gravidanza.

E’ preferibile evitare nei piccoli l’uso di dentifrici con fluoro (che possono essere ingeriti e fornire un ulteriore apporto non facile da calcolare). Nel lattante le compresse o le gocce vanno somministrate disciolte in poca acqua o nella pappa, ma mai nel latte a causa della formazione di composti poco solubili di fluoruro di calcio, che possono limitare l’assorbimento del fluoro.

In realtà esistono pochi studi scientifici sul fatto che il fluoro farmaceutico sia utile nella prevenzione della carie, inoltre come tutti i minerali presenti nel nostro corpo, devono essere “dati” solo in presenza di carenza. La nostra fisiologia è così straordinariamente precisa che ciò che non serve non viene utilizzato e nelle peggiori delle situazioni, viene accumulato creando problemi, ERGO, il Fluoro si, ma solo se il bimbo ne ha bisogno (dieta povera di fluoro); cosa che, nella nostra società non credo succeda.

Soprattutto nei bambini piccoli, i rischi dell’assunzione di fluoro superano di gran lunga i benefici.

Le industrie del farmaco sono notoriamente molto abili nel manipolare, se non nell’influenzare, gli studi scientifici. Inoltre, non c’è migliore guadagno di quello che si ricava da farmaci prescritti in modo sistematico ad intere fasce della popolazione…….vedi le vaccinazioni, le terapie ormonali per la menopausa, solo per citarne alcune.

Non esiste un dosaggio sicuro di fluoro. I danni da fluoro non si manifestano solo a livello dei denti, ma anche delle ossa e di altri tessuti umani. Il fluoro ha effetti negativi anche sul sistema nervoso centrale e determina alterazioni comportamentali e deficit cognitivi. Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggi considerati sicuri per la madre. Dopo la nascita, il bambino può manifestare un ridotto quoziente intellettivo e alterazioni comportamentali.

La Drssa Mullenix, dell’Harvard University nel 1994 condusse ricerche altamente rivelatrici sulla neurotossicità dei fluoruri e dopo aver perfezionato la sua ricerca e le sue scoperte presentò i suoi risultati al Journal of Neurotoxicology and Teratology (Giornale di Neurotossicologia e Teratologia (studio delle malformazioni congenite)), considerata forse la più autorevole pubblicazione al mondo in questo campo. Tre giorni dopo che essa annunciò felicemente al Forsyth Institute (istituzione statunitense per la ricerca e l’educazione orale presso cui lavorava e che le aveva commissionato lo studio, NdT) che il suo lavoro era stato accettato per la pubblicazione su tale giornale, venne licenziata.

Quasi immediatamente dopo il suo licenziamento, disse la Dr. Mullenix, il Forsyth Institute ricevette fondi per un quarto di milione di dollari dalla Colgate. Coincidenza o compenso? Le sue ricerche dettagliavano chiaramente gli effetti del fluoruro sullo sviluppo pre- e post natale. Dosi somministrate prima della nascita davano luogo a marcata iperattività nella prole. La somministrazione post nascita determinava nei topi infanti quella che la Dr. Mullenix chiama ‘sindrome da teledipendente’ – un malessere o assenza di iniziativa ed attività (si noti che a parità di concentrazione di fluoruri nel plasma sanguigno i topi sono più resistenti ai medesimi degli esseri umani, NdT).

In America la pratica di aggiungere il fluoro alle acqua potabili (iniziata negli anni quaranta per prevenire la carie) si è dimostrata sostanzialmente inutile se non addirittura dannosa, aumentando il rischio di fluorosi dentale. L’addizione di fluoro nelle acque potabili è praticata da altri paesi, tra cui Australia ed alcune zone della Gran Bretagna. E’ invece proibita in Belgio, Danimarca, Olanda, Francia, mentre in Spagna e in Germania ogni decisione è rimessa alle autorità locali. In Italia, non esiste una normativa in materia.

Dopo anni di acque fluorate e integratori a base di fluoro in America l’incidenza della fluorosi dentale è aumentata dell’80% in alcune zone. Attualmente, sempre in America si spendono più soldi per trattare i danni ai denti causati dal fluoro di quelli che si sarebbero spesi nel curare le carie!

Ricercatori inglesi sull’autorevole rivista medica “British Medical Journal” mettono in guardia dall’uso del fluoro e dichiarano che i benefici derivati dalla supplementazione con il fluoro sono stati sovrastimati nel passato e che invece i bambini rischiano la fluorosi dentale.

Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato. Non sono stati condotti, per il momento, studi decisivi sull’uomo.

Il fluoro ha la capacità di inibire o alterare numerosi enzimi necessari al normale funzionamento del nostro organismo: metabolismo, crescita e regolazione cellulare.

L’UNICEF ha recentemente dichiarato “per decenni abbiamo creduto che il fluoro in piccole dosi non avesse effetti collaterali sulla salute. Ma sempre più scienziati stanno seriamente mettendo in discussione i benefici del fluoro, anche in piccole quantità”

Acque fluorinate

Le acque italiane (del rubinetto) sono naturalmente ricche di fluoro. Anche le acque in bottiglia hanno quantità di fluoro variabili.
Ricordando che la dose minima di fluoro DOPO I 6 MESI (prima non serve) che rende controindicata la supplementazione di fluoro è 0,3mg/l, e se l’acqua contiene più di 0,6mg/l si ha la dose necessaria fino ai 16 anni.

Alcuni esempi:
– acqua sangemini 0,6mg/l
– acqua levissima 0,25mg/l
– acqua vera 0,29mg/l

In conclusione: fate seguire ai bimbi le regole di prevenzione dalla carie e usate acqua sufficientemente fluorinata (sia potabile che in bottiglia). Tutto questo è sufficiente a non dare un supplemento di fluoro.

Fonti: Internet

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